Le Avventure di Pinocchio
con la prestigiosa egida della
Le avventure di Pinocchio”, il più famoso romanzo italiano di sempre, fu scritto nel 1881 da un autore di letteratura per l’infanzia, Carlo Lorenzini, che si firmò con il nome del suo Paese natale, Collodi. Gli elementi che hanno reso il romanzo italiano “Le avventure di Pinocchio” così universale da essere conosciuto in tutto il mondo (con 240 traduzioni), sono essenzialmente due: è scritto in una maniera elementare a tutti accessibile, dunque fa parte di quei grandi libri che sono diretti a tutti i lettori e, il suo grande valore pedagogico-educativo dato, soprattutto, dalla figura di Geppetto che si erge ad icona e guida incarnando tutti gli aspetti del vero padre, aspetto importantissimo della cultura italiana.
“Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! Perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo”
E’ Geppetto, l’artigiano costruttore e padre di Pinocchio, il protagonista del romanzo. Simbolicamente quella di Pinocchio è la storia di un bambino che in fondo impara a crescere, con tutte le debolezze e le incoerenze dell’età ma anche con tutta la voglia di apprendere per diventare grande. Il racconto, in ogni tempo e luogo riconosciuto, è pertanto un percorso di avventure del burattino.
Una storia fatto dal reiterarsi di situazioni dove ogni epilogo è frutto di una scelta individuale che è sempre fatta tra ciò che è bene, indicato e suggerito da opportuni personaggi nel contesto della narrazione (grillo parlante, fata turchina…) contrapposto a ciò che è male indicato da altrettanti personaggi (gatto e volpe, lucignolo…).
Il “padre Geppetto” sostiene il burattino nel suo percorso e lo soccorre ogni volta che questo si allontana da lui per poi ritornarvi ed è sempre il padre che sacrifica se stesso pur di consegnare al proprio figlio i mezzi per poter fare il suo percorso. E ancora il “padre Geppetto” dà al burattino avvertimenti sul futuro e consigli lasciandogli nel frattempo la libertà di scegliere, coscienti entrambi che per qualsiasi scelta lui sarà sempre lì a sostenerlo.
E’ così che Pinocchio affronta il suo percorso di vita scegliendo, sbagliando e rialzandosi, costruendo se stesso fino a quando il percorso non è maturato e restituisce al padre ciò che egli gli ha donato.
Possiamo concludere che, “Le avventure di Pinocchio” è un racconto di crescita e di insegnamento alla società dove il padre assume quella giusta dimensione che sembra essere oggi persa e che risulta allo stato attuale così necessaria da riconquistare. Invita i genitori ad entrare nei mondi virtuali dei loro figli, a viaggiare insieme alla scoperta in comune delle nuove realtà che costruiscono la quotidianità di ogni bambino. I ragazzi hanno infatti bisogno di riavere un modello da imitare e i padri devono ridiventare delle guide, insegnando a discernere i veri valori e facendo da mediatori tra le regole da rispettare e le proprie libertà da conquistare e gestire in base alle età.