Il film cult del 1956 ha ispirato questa rielaborazione in chiave teatrale con l’ausilio di originalissime canzoni. Tutta la forza della prorompente comicità, resta non solo inalterata, ma addirittura si esalta nella messa in scena con lo stile nella commedia all’italiana!
Nella tipografia di Giuseppe Lo Turco, s’intrecciano i sogni, le speranze e le paure dei personaggi grotteschi che ruotano intorno alla storia. In un susseguirsi di gags, colpi di scena ed esilaranti situazioni si arriva ad un “gran finale” assolutamente nuovo e sorprendente.