La Gabbianella e Il Gatto
regia di Gaetano Stella
La vicenda si svolge ai tempi nostri in Germania, nella città di Amburgo. Una gabbiana di nome Kengah, mentre si tuffava nelle acque del mare del Nord in cerca di cibo, viene colpita dalla “maledizione dei mari”; un’onda carica di petrolio lasciata da una petroliera in difficoltà.
Raccolte le sue ultime forze, riesce a raggiungere la città di Amburgo e precipita sul balcone di una casa. Qui abita Zorba, un gatto grosso dal mantello lucente nero. Morente, la povera Kengah riesce ad affidare il suo primo e ultimo uovo allo stupito Zorba , dopo aver richiesto di mantenere tre promesse:
– covare l’uovo;
– avere cura del pulcino che sarebbe nato;
– insegnargli a volare.
Zorba promette di prendersi cura del piccolo che sta per nascere. E così non solo cova l’uovo, ma con l’aiuto dei suoi amici gatti, Colonnello, Diderot e Segretario, alleva con tanto amore il piccolo, anzi la piccola gabbianella e la protegge dai pericoli.
Il problema nasce quando Zorba deve insegnare a volare a Fortunata (così viene chiamata la gabbianella).
Dopo tanti inutili tentativi i gatti sono costretti a ricorrere all’aiuto dell’UOMO e a rompere il tabù: parlare agli umani nella loro lingua.
L’uomo prescelto è un poeta, un uomo dall’animo sensibile, capace di capire e comprendere.